Il laboratorio nasce per riflettere sul concetto di dimenticanza, intesa come capacità di eliminare dalla propria vita ciò che pesa e crea ostacoli alla mente e al cuore.
A partire dalla lettura di un albo illustrato e facendo riferimento a diversi testi di letteratura classica (come l’Eneide di Virgilio o L’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto) o contemporanea (come l’albo “La leggerezza perduta” di Cristina Bellemo o la poesia “La dimenticanza” di Josif Aleksandrovič Brodskij)si avrà modo di interrogarsi sul significato e le diverse accezioni del termine “dimenticare”, sulla sua equivalenza con la parola “scordare”, su ciò che realmente è necessario o superfluo e, infine, su ciò che è per noi salvifico.
La dimenticanza può essere considerata una forma attiva di evoluzione: dimenticare per andare oltre. Dunque non per cancellare ma superare, per scoprire nuovi spazi, per creare vuoti che possano regalarci leggerezza, scintille e semi da accudire.