Come promesso eccomi a raccontarvi qualche storia d’amore e d’arte. Sono queste le storie che piacciono ai miei studenti, quelle che li fanno appassionare allo studio dell’arte perchรฉ piene di passione e di vita, proprio come loro.
Ho scelto di iniziare con Raffaello e Margherita, una storia spesso dimenticata nei nostri libri di scuola e tuttavia una storia importante, in grado di spiegarci aspetti sconosciuti dell’artista ma anche dell’epoca in cui visse.
In questo articolo troverete una prima parte dedicata alla storia d’amore tra i due e una parte dedicata allo studio dell’opera “La Fornarina”. Potete usare i testi separatamente dando alla lezione obiettivi specifici, o insieme al fine di allargare il panorama e consentire una compilazione della scheda di analisi dell’opera piรน approfondita. Buona lettura!
La storia d’amore
Quando si siano conosciuti Raffaello e Margherita non รจ dato saperlo con certezza. Neppure si conosce la situazione che ha condotto allโincontro. E a dire il vero, non si sa neppure esattamente chi Margherita fosse. Ciรฒ che รจ certo รจ che lei sia stata il piรน grande amore del pittore e che sia proprio lei la ragazza protagonista del celebre ritratto intitolato โla Fornarinaโ.
Raffaello ebbe numerose amanti in vita sua, fu lโuomo piรน desiderato di Roma: bello, intelligente, ricercato da tutti per le sue impareggiabili doti artistiche, avrebbe dovuto sposarsi con Maria Dovizi da Bibbiena, nipote del cardinale Bernardo, uno degli uomini piรน importanti al seguito di papa Leone X, e da tutti ritenuta la candidata ideale per un uomo del suo rango. Raffaello rimandรฒ cosรฌ a lungo il matrimonio che la sfortunata Maria perse la vita prima di convolare a nozze.
Il pittore non poteva sposarsi con la giovane perchรจ ardeva di amore e desiderio per Margherita Liuti e secondo alcune fonti storiche pare che i due si fossero addirittura sposati in gran segreto.
โLa Fornarinaโ era forse figlia di un povero fornaio di Trastevere (da qui lโappellativo โfornarinaโ) che non poteva nemmeno permettersi un garzone per le consegne e che quindi mandava Margherita ad effettuarle, vestita da maschio, alle prime ore dellโalba. Secondo altre fonti storiche sembra che la ragazza fosse una prostituta. Quali che fossero la sua storia e la sua professione prima di incontrare il pittore, certe sono le sue umilissime origini e ciรฒ giustifica il fatto che non fosse ritenuta una compagna adatta per lโartista. Si narra che il pittore si sia accorto di lei mentre affacciata alla finestra stava facendo asciugare i suoi capelli al sole, capelli morbidi e fluenti che spesso portava sciolti a coprire le spalle lasciate nude dalle camicette in uso all’epoca. Fu amore a prima vista. La volle come modella e lei, lusingata, acconsentรฌ.
Si amarono subito e profondamente e l’artista tenne con sรฉ il ritratto che le aveva fatto per tutta la vita. Quando egli morรฌ, allโetร di trentasette anni, la giovane Ghita (cosรฌ la chiamava) era con lui. Le cause della morte del pittore sono lโennesimo enigma di questa storia: forse polmonite, forse troppo lavoro o forse una vita di eccessi. Ciรฒ che รจ certo รจ che Leone X, principale committente di Raffaello, impose che la giovane fosse allontanata dalla cerimonia funebre, cui partecipรฒ il cardinale Bibbiena reduce dal recente lutto della nipote.
Raffaello fu sepolto nel Pantheon e con lui furono deposte due lapidi, contenenti due epitaffi.
La prima lapide fu dedicata a Raffaello stesso, con lo scopo di esaltarne le doti artistiche. Reca i versi di un poeta contemporaneo, forse Pietro Bembo o forse Antonio Tebaldeo : โQui giace Raffaello: da lui, quando visse, la natura temette dโessere vinta, ora che egli รจ morto teme di morireโ.
La seconda lapide fu per Maria: โA Maria Bibbiena sposa di lui, che con la morte prevenne le liete nozze e prima di esse fu portata via, ancor fanciullaโ.
Nulla si sa invece della tomba di Margherita, nรฉ sulla data o sulle circostanze della sua morte che pare sia avvenuta a poca distanza dallโamato. Il suo volto perรฒ e lโamore di Raffaello per lei hanno superato lโoblio che la scure del tempo abbatte su molti: Margherita sarร per sempre bella agli occhi del mondo nel capolavoro del suo amato, โLa Fornarinaโ anche senza una tomba, anche senza una lapide, anche senza un epitaffio.

La Fornarina
La Fornarina รจ un ritratto dipinto ad olio su tavola lignea opera di Raffaello Sanzio e risalente al 1518-1519.
Le dimensioni dellโopera sono 85 x 60 cm ed oggi รจ possibile ammirarla presso la Galleria Nazionale di Palazzo Barberini a Roma, cittร in cui fu dipinto e dalla quale non fu mai spostato.
Il soggetto del quadro รจ Margherita Luti, amante del pittore che appose la sua firma su un nastro che cinge il braccio della giovane, quasi a marchiarne la proprietร , sancendo cosรฌ la profonditร del sentimento e la forza del legame affettivo.
Raffaello aveva all’epoca del ritratto 35 anni, la giovane 18.
Egli era giร un pittore affermato, al servizio dei piรน grandi mecenati romani dellโepoca, da papa Giulio II al suo successore papa Leone X, per arrivare ad Agostino Chigi, banchiere, imprenditore e armatore.
Raffaello era nato ad Urbino nel 1483, cittร da poco orfana del grande Federico Montefeltro (morto nel 1482), il signore che l’aveva resa una capitale dellโarte e della cultura al pari di Roma, Firenze e pochi altri centri italiani. Era quindi cresciuto conoscendo i capolavori di grandi maestri come i pittori Piero della Francesca, Francesco di Giorgio Martini e lโarchitetto Luciano Laurana. Aveva dimostrato sin da giovane interesse, talento e predisposizione per la pittura, grazie alla frequentazione della bottega del padre Giovanni, pittore apprezzato dallโaristocrazia locale. Dopo la morte di entrambi i genitori Raffaello iniziรฒ a frequentare lo studio del pittore Perugino, presumibilmente tra il 1494 e il 1498 e a partire dal 1499 ottenne i primi incarichi.
La Fornarina รจ ritratta a seno scoperto, avvolta solamente da un velo trasparente e da un drappo rosso cinto intorno alla vita, cose che fanno intuire che lโopera fosse destinata a una collezione privata, probabilmente dello stesso artista. La ragazza รจ disposta di tre quarti, leggermente voltata verso sinistra mentre guarda a destra (nota bene: nella descrizione dei quadri, sinistra e destra si riferiscono a chi guarda l’opera e non sono la destra e la sinistra di chi รจ ritratto). Sulla testa indossa un turbante in seta dorata a righe verdi e azzurre sul quale รจ appuntata una spilla arricchita con una perla, gioiello che si trova anche in unโaltra opera di Raffaello, La velata. Questa perla pendente in latino si chiama margherita ed รจ unโallusione al nome della giovane ritratta.
Inizialmente sullo sfondo era stato dipinto un paesaggio di ispirazione leonardesca poi coperto da un cespuglio di mirto. Questa pianta รจ ricca di significati allegorici: il mirto infatti era la pianta prediletta da Venere, dea dellโamore e della feconditร ma era altresรฌ la pianta usata durante le cerimonie nuziali. Questa ultima interpretazione darebbe maggior valore allโipotesi secondo cui Raffaello e Margherita si sarebbero sposati di nascosto per mettere a tacere lโopinione pubblica che riteneva la ragazza inadeguata allโartista perchรฉ di umili origini. Si spiegherebbe cosรฌ, tra lโaltro, perchรฉ dallโanulare della giovane sarebbe stato cancellato da Giulio Romano, allievo di Raffaello, un anello nuziale: sarebbe stato il Cardinale Bernardo Dovizi da Bibbiena a richiedere la modifica del quadro, avendo lo stesso Cardinale desiderato un matrimonio tra Raffaello e sua nipote Maria, matrimonio a lungo rimandato dal pittore e poi mai avvenuto per sopraggiunta morte di Maria stessa.
Sullo sfondo รจ anche possibile intravedere un ramo di melo, cosa che avvalorerebbe lโipotesi di Margherita come Venere: questa dea infatti era stata preferita da Paride rispetto a Giunone e Minerva, che lโaveva premiata con un pomo (mela) dโoro (il pomo della discordia).
Se si tralasciano per un attimo i numerosi riferimenti iconologici che complicano lโinterpretazione dellโopera, il linguaggio di Raffaello รจ chiaro, efficace ed improntato ad un realismo avente come obiettivo la sublimazione del fascino di Margherita. Il pittore utilizzรฒ il chiaroscuro per rendere piรน realistica la sua figura e il panneggio dei drappi che la avvolgono e studiรฒ attentamente le proporzioni del suo corpo e lโinquadratura per rendere efficacemente lโidea di bellezza universale.
Se si considerano anche i significati allegorici si comprende in maniera completa come lโopera di Raffaello appartenga al Rinascimento piรน maturo e sia unโopera capace di unire tutti i valori umanistici, quelli della bellezza ma anche quelli della conoscenza. Se la pittura infatti รจ il mezzo impiegato dall’artista per raccontare l’ideale estetico della sua epoca, lโimpiego di allegorie, riservate ad un pubblico colto, consente di integrare in questo quadro altri campi del sapere, come quelli della botanica e della mitologia. Un autentico capolavoro del primo Cinquecentesco che ha influenzato profondamente lโidea di ritratto in tutti i secoli successivi.
Scarica le schede di analisi dell’opera
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Grazie mille! non riesco perรฒ a trovare le due schede da scaricare. E’ un problema solo mio?
Ciao Francesca, per scaricare la scheda devi essere iscritta alla Newsletter (gratuita). Se persiste il problema, fammi sapere!
Grazie
Grazie per questo post condiviso.
Grazie!
Storia molto bella
Grazie per i numerosi spunti che ci offri!