A proposito di attività tradizionali e della possibilità di rivisitarle coi loro occhi (cosa di cui parlavo ieri nell’articolo su Renoir), ecco i nostri Archi di Trionfo (non più di Costantino).
Il lavoro si pone a conclusione del percorso di storia dell’arte romana.
Abbiamo organizzato il lavoro così:
Fase 1) ho consegnato a ciascun ragazzo mezzo arco di trionfo (vedi allegato sotto);
Fase 2) i ragazzi hanno costruito l’altra metà con riga e squadra;
Fase 3) hanno completato il lavoro scegliendo “cosa” far trionfare.
Il lavoro funziona perché:
- è altamente inclusivo, nessuno si sente escluso;
- tutti lavorano perché gli strumenti sono “personalizzabili”: agli allievi con BES si può dare la possibilità di usare la carta lucida, ricalcare l’arco, ribaltandolo e ridisegnandolo. In casi particolari si può pensare di consegnare due parti di arco – destra e sinistra – e far fare un collage.
- è dato ampio spazio all’espressione del sé;
- è un lavoro che necessita di creatività e insegna a controllare lo spazio carta;
- è un lavoro trasversale che si può pensare di condividere coi colleghi di tecnologia.
Buon lavoro!
Bello
Grazie Anna Lucia! Sono lieta che il lavoro ti sia piaciuto!