Ho il comodino pieno di libri ma me ne manca sempre uno. L’amico Salvatore mi aveva regalato “L’ora di arte” di Tommaso Montanari e nel pomeriggio non ho potuto non acquistare “La seconda ora di arte”, uscito oggi in libreria.
Apro il libro a caso e leggo: “Tutte le immagini scompariranno. Non le immagini in sé, ovvio, quelle possono sempre sopravvivere, da qualche parte come un coltello di selce, o una punta di freccia sul fondo di una caverna, che importa. (…) vuole dire che tutto quello che vediamo in un’immagine scomparirà con noi, senza rimedio, nessuno ci vedrà mai più le stesse cose“.
Ecco perché oggi Montanari mi ha chiamato dalla vetrina. Sapeva che mi avrebbe dato le parole. Eh sì, perché nei libri si trovano anche le parole che non sai dire. E io oggi ho trovato queste, per dirvi quanto è importante scrivere di noi partendo da un’immagine. Non dimentichiamolo. È il senso stesso di esercizi come l’anamnesi artistica del sé o la consapevolezza iconica. È il senso stesso del #diariovisivo.
Buonanotte sognatori
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