L’idea di un laboratorio per il Diario Visivo sul concetto di “casa” mi è venuta leggendo una delle splendide mappe di Jean Klare e Louise van Swaaij: il loro libro è un capolavoro, ve ne consiglio caldamente l’acquisto (Atlante del mondo interiore – Edizioni Pendragon).
Il concetto di casa
Sulla mappa non trovavo quello che cercavo, una parola che fosse adatta al mio concetto di “casa”: mi accade frequentemente di non trovare un posto che mi corrisponda sulle mappe di Jean Klare e Louise van Swaaij, esse sono disegnate in proiezione soggettiva quindi può accadere di non riconoscersi. Io credo che anche questo sia un punto su cui riflettere.
Quella è la porta
A un certo punto però ho scovato una piccola scritta che ha attirato la mia attenzione: essa diceva “Quella è la porta!”. Sulla mappa di “casa” mi ha attirato “porta”: le carte geografiche hanno sempre suscitato in me intense emozioni, accendendo la mia immaginazione, combinando realtà e fantasia: senza mappe non ci sarebbe modo di sapere dove siamo. Senza mappe non c’è un qui senza un là.
La porta è confine, limite, frontiera tra ciò che è casa e ciò che non lo è. Strano che tra tutte le parole della mappa io abbia scelto questa. Ho pensato che fosse bene lavorarci e come mi ha insegnato la splendida Sabina Minuto, ho deciso di dedicare alcuni minuti a scrivere “di getto”, partendo proprio da “Quella è la porta!”.
Questo “quick write” ha dato il via a un intenso percorso fatto di tappe importanti nella mia vita, tutte legate al mio concetto di casa che potrei dire essere a metà tra ciò che gli inglesi definiscono “house” e ciò che invece chiamano “home”. Credo che sia importante dedicarsi del tempo a mettere “i ricordi in fila”.
Oggi vi saluto con questo frase tratta da “Il mago di Oz”. Potreste partire da lei per il vostro “quick write”. Buon primo maggio a tutti!
0 commenti