Ho consigliato di utilizzare il diario visivo come strumento di crescita personale.
Ho suggerito di partire dal colore.
Ho indicato di partire utilizzando collage e pittura a spruzzo.
Vediamo perché.
La risposta si trova all’interno del processo creativo stesso: esso è in tutto e per tutto un processo di crescita perché ci offre l’occasione di esplorarci, mettendoci alla prova e sperimentando nuove idee e modi di essere, ci obbliga a improvvisare, trasformare, innovare.
In altre parole il processo creativo, come un vero momento di crescita, ci spinge a creare una nuova comprensione e consapevolezza, preludio al cambiamento di sé e del modo di vivere e pensare.
Per innescare un valido processo creativo, il primo momento deve essere la raccolta di idee e materiali: questi ultimi, come vi ho indicato, possono essere tracce del nostro passaggio (ritagli di giornale, fotocopie di libri, foto, biglietti vari) o materiali acquistati ad hoc per realizzare un collage.
Immergendoci in mezzo a queste tracce, all’interno dell’intimità del nostro diario visivo, rincuorati dal fascino del colore spruzzato per il gusto stesso di emozionarci, impareremo a trasformare un frammento di carta in un albero, un petalo in un cuore, un francobollo in una casa, assegnando un nuovo significato alle cose e mettendo alla prova il nostro pensiero divergente.
Lori Vance, artista e arteterapeuta, è una vera maestra delle tecniche miste e del pensiero divergente. Una buona partenza potrebbe essere proprio conoscere lei!
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