Intervento a Sfide โ 22 novembre 2020
Diario Visivo nasce nel laboratorio di arte della mia scuola e nasce inizialmente come un progetto che utilizza lโarte come terapia per gli adulti.ย Nasce da un percorso di creativitร progettato per un gruppo di miei colleghi, attingendo alle mie esperienze come insegnante di Arte e Immagine nella Scuola Secondaria di primo grado.
Le origini

Fin dallโinizio avevo deciso che questo corso per adulti avrebbe avuto come supporto uno sketchbook che potesse diventare il testimone del percorso fatto.ย
Ho intuito ben presto i vantaggi che lโuso dello sketchbook avrebbe apportato alla mia didattica e che questo avrebbe dovuto diventare anche il supporto dei lavori dei miei ragazzi. Infatti, se รจ importante testimoniare un percorso di benessere avvenuto attraverso lโarte in un adulto, รจ a maggior ragione importante poter raccogliere un percorso di crescita avvenuto attraverso lโarte per i ragazzi in etร preadolescenziale e adolescenziale. Dโaltronde, la scrittura diaristica รจ da sempre ritenuta una scrittura libera in grado di far crescere lโio soggetto e di contrastare quel senso di smarrimento che spesso contraddistingue i piรน giovani.
Giร prima di iniziare a progettare il mio percorso di didattica col Diario Visivo, mi ero allontanata dalla didattica dellโarte potremmo dire โtradizionaleโ ritenendola troppo proiettata verso performance artistiche lontane da quello che secondo me dovrebbe essere lo scopo principale dellโ educazione allโarte: coltivare lo stupore, educare alla bellezza, indicare una strada per la libera espressione del sรฉ.
In altre parole, da tempo mi stavo interrogando su quanto potesse realmente essere utile nel percorso di crescita di un ragazzo, imparare ad utilizzare le matite o gli acquerelli come un vero artista e quanto invece potesse essere utile insegnare ad essere creativi.
Tecnica e creativitร
Banalizzando, potrei dire che In ognuna delle classi che ho incontrato in questi ormai 16 anni di insegnamento, la media delle persone che abbiamo intrapreso studi artistici o una carriera artistica, sia decisamente inferiore alla percentuale dei ragazzi che invece abbiano avuto nella vita bisogno di soluzioni creative, di strumenti per ricercare la bellezza o di adeguati strumenti per leggere e interpretare le immagini che ci circondano.

Con questa banalizzazione non vorrei che pensaste che non coltivo le inclinazioni artistiche di chi invece ha talento e necessitร di imparare le famose โtecnicheโ: con questo dico soltanto che imparare ad interpretare le immagini, a cercare la bellezza, a utilizzare il disegno e la scrittura per esprimersi e per ritrovarsi, giova a tutti, mentre imparare a colorare con le matite puรฒ essere frustrante per molti e di beneficio per pochi e che probabilmente questi pochi non hanno nemmeno, passatemi la locuzione, โbisogno di meโ.
Capita che genitori e ragazzi allโinizio mi domandino spiegazioni sul percorso intrapreso perchรฉ capisco sia difficile, soprattutto per chi ha appreso lโarte attraverso percorsi diversi dal mio, capire dove io voglia andare a parare.
Certe volte, ed รจ capitato ancora nel corso dellโultima settimana, i ragazzi in terza mi prendono in giro e mi dicono che stanno ancora aspettando una lezione di arte normale. Poi perรฒ la realtร dei fatti li contraddice perchรฉ, ed รจ questo che mi fa dire che sono sulla strada giusta, non cโรจ uno che sia uno dei miei ragazzi che non lavori e che, con un filo di ambizione penso e spero, potrร trarre se giร non accade, beneficio dai percorsi di creativitร che cerco di proporre.
La creativitร ci appartiene
Io sono fermamente convinta che lโarte e laย creativitร ย vadano coltivate in ognuno di noi e che lโapproccio degli insegnanti a questa materia debba e possa favorire una didattica realmente inclusiva. E quando dico ciรฒ non intendo parlare di allargare a tutti gli obiettivi minimi quanto piuttosto di mettere tutti nella condizione di potersi esprimere al meglio delle proprie capacitร .
Se ci pensiamo bene, e io stessa me lo me lo ripeto spesso, la parola โeducareโ contiene giร il senso di tutto quello che come insegnante devo fare, ossia lavorare per trarre dai miei allievi ciรฒ che di piรน autentico e proprio hanno da sviluppare.
Anche le Indicazioni nazionali, che ormai sono vecchie di 8 anni, assegnavano alla scuola il compito di fornire supporti adeguati affinchรฉ ogni persona sviluppi unโidentitร consapevole e aperta.

Il soggetto รจ consapevole di sรฉ nel momento in cui diventa protagonista dei propri processi di apprendimento. Credo che sia proprio questo il nodo della questione e credo che gli insegnanti di Arte e Immagine debbano assumersene lโonere e lโonore.
Il mio metodo di insegnamento punta tutto sulla creativitร ed ha come obiettivo il raggiungimento in ognuno dei miei allievi della consapevolezza del saper fare e del poter fare. Sono fermamente convinta che ognuno di noi possa fare e sappia fare poichรฉ la creativitร ci appartiene in quanto membri del genere umano.
Essere creativi non significa inventare qualcosa di nuovo ma significa piuttosto attingere dalle nostre esperienze ed accontentarci di ciรฒ che abbiamo a disposizione, per rimodellare il mondo. La creativitร vive della perenne tensione, tipica del genere umano, esistente tra lโopportunitร di sfruttare conoscenze ed esperienze apprese ed acquisite e la possibilitร di esplorare soluzioni nuove.
Siamo perennemente alla ricerca di nuove soluzioni poichรฉ ci adattiamo in fretta ed abbiamo bisogno di rinnovarci, di sopprimere la ripetizione.
Detto questo appare chiaro come in un percorso di creativitร abbia poco senso continuare con la didattica tradizionale in cui tipicamente lโinsegnante alla lavagna disegna e gli allievi al banco ricopiano dalla lavagna. Nella didattica col Diario Visivo questo modus operandi รจ ridotto in maniera strettamente funzionale al fornire agli allievi alcuni strumenti di conoscenza del mondo.
Mi spiego meglio:ย per capire ed interpretare le immagini รจ ad esempio necessario conoscere le regole che governano il disegno in prospettiva. Per spiegare la prospettiva perรฒ non รจ necessario pretendere dai propri allievi che tutti impostino il disegno allo stesso modo ed รจ auspicabile invece che il processo di apprendimento della prospettiva passi attraverso lโinterpretazione del modello e la realizzazione di qualcosa di autenticamente proprio.ย
Bending, breaking, blending

Diario Visivo si muove sempre in questa direzione e parte dal presupposto che lโesercizio della creativitร sia un esercizio di rimodellazione della realtร . Brandt e Eagleman indicano tre strade per lโesercizio della creativitร corrispondenti ai tre processi che svolge il nostro cervello se lasciato libero: il bending, il breaking ed il bending.
Un tipico esempio di bending sono le 50 versioni che Monet fece della cattedrale di Rouen. Esemplificando, offriamo ai nostri studenti la possibilitร di coltivare il bending ogni qualvolta gli proponiamo di interpretare a piacere un modello assegnato.
Un tipico esempio di breaking รจ la pittura cubista. Esemplificando, offriamo ai nostri studenti la possibilitร di coltivare il Breaking ogni qualvolta gli proponiamo un esercizio di cut up.
Tipici esempi di blending sono il Minotauro e la Chimera. Esemplificando, offriamo ai nostri studenti la possibilitร di coltivare il blending ogni qualvolta gli proponiamo un esercizio di collage.

Bending, breaking e blending sono i pilastri della creativitร , del Diario Visivo e della scuola creativa. La domanda รจ: come guidare i ragazzi e far sรฌ che abbiano voglia di sperimentare questi processi creativi, che crescano con la consapevolezza di poter fare e saper fare?
Io credo che le strade siano tre: educare in maniera nuova alla sperimentazione della bellezza attraverso lโarte, spingere i nostri ragazzi oltre il percorso di minor resistenza e coltivare lโerrore.
La bellezza รจ soggettiva (anche se Semir Zeki dice che esiste anche una radice oggettiva) e bisogna educare allโanalisi dellโopera dโarte in maniera soggettiva. Lo si puรฒ fareย mostrando esempi di arte tra le quali scegliere e invitandoli alla riflessione sulle proprie scelte (attraverso gli esercizi diย anamnesi artisticaย del sรฉ e di consapevolezza iconica).
La sperimentazione dei processi creativi puรฒ avvenire anche spingendo i ragazzi oltre i propri limiti, invitandoli a sperimentare nuove tecniche, alla portata di tutti, come il frottage, la stampa, il collage e laย pittura spray.ย In particolare lโultima di queste tecniche attinge alle immagini spontanee ed รจ in grado di fortificarli e stimolare la loro immaginazione. Lo spray aiuta a superare lโhorror vacui della pagina bianca, รจ liberatorio, ci insegna a lasciarci andare, ci insegna che tutto non si puรฒ controllare, ci accompagna lungo un percorso nuovo, non quello di minor resistenza.

La sperimentazione dei processi creativi puรฒ avvenire proteggendoli dalla paura di fallire ed educandoli alla cultura e al valore dellโerrore, come esperienza di crescita. Qui credo che entri in gioco in maniera importante lโadulto che io amo definire significante. Lโadulto che ha un significato e che dร un significato. Qui entra in gioco lโinsegnante che insegna ciรฒ che ha sperimentato, che รจ partecipe ma non โmodello idealeโ, che scende in campo e mostra il suo Diario Visivo.
Eโ impossibile coinvolgerli escludendoci dal processo, รจ necessario che vedano quello che facciamo, che capiscano che ci crediamo e che quella che proponiamo non รจ unโUdA sulla carta ma un percorso condiviso di crescita e cambiamento.
Bibliografia minima
Cathy Malchiodi, Arteterapia, Ed. Giunti
Edward de Bono, Creativitร e pensiero laterale, Biblioteca Universale Rizzoli
Brandt, Eagleman, La specie creativa, Codice Edizioni
Semir Zeki, La visione dallโinterno, Bollati Boringhieri Editore
Rudolf Arnheim, Arte e percezione visiva, Feltrinelli Editore