Accesso ai Contenuti Riservati


La didattica col Diario Visivo

Scritto da Federica Ciribรฌ

Sono Architetto e Dottore di ricerca in Recupero Edilizio ed Ambientale. Sono abilitata allโ€™insegnamento di โ€œArte e Immagineโ€ e di โ€œDisegno e Storia dellโ€™Arteโ€ presso lโ€™Accademia di Belle Arti di Brera e allโ€™insegnamento di โ€œCostruzioni, tecnologia delle costruzioni e disegno tecnicoโ€ presso lโ€™Universitร  degli Studi di Pisa.
๏ณ

Pubblicato il 27 Novembre 2020

Intervento a Sfide โ€“ 22 novembre 2020

Diario Visivo nasce nel laboratorio di arte della mia scuola e nasce inizialmente come un progetto che utilizza lโ€™arte come terapia per gli adulti.ย  Nasce da un percorso di creativitร  progettato per un gruppo di miei colleghi, attingendo alle mie esperienze come insegnante di Arte e Immagine nella Scuola Secondaria di primo grado.

Le origini

Fin dallโ€™inizio avevo deciso che questo corso per adulti avrebbe avuto come supporto uno sketchbook che potesse diventare il testimone del percorso fatto.ย 

Ho intuito ben presto i vantaggi che lโ€™uso dello sketchbook avrebbe apportato alla mia didattica e che questo avrebbe dovuto diventare anche il supporto dei lavori dei miei ragazzi. Infatti, se รจ importante testimoniare un percorso di benessere avvenuto attraverso lโ€™arte in un adulto, รจ a maggior ragione importante poter raccogliere un percorso di crescita avvenuto attraverso lโ€™arte per i ragazzi in etร  preadolescenziale e adolescenziale. Dโ€™altronde, la scrittura diaristica รจ da sempre ritenuta una scrittura libera in grado di far crescere lโ€™io soggetto e di contrastare quel senso di smarrimento che spesso contraddistingue i piรน giovani.

Giร  prima di iniziare a progettare il mio percorso di didattica col Diario Visivo, mi ero allontanata dalla didattica dellโ€™arte potremmo dire โ€œtradizionaleโ€ ritenendola troppo proiettata verso performance artistiche lontane da quello che secondo me dovrebbe essere lo scopo principale dellโ€™ educazione allโ€™arte: coltivare lo stupore, educare alla bellezza, indicare una strada per la libera espressione del sรฉ.

In altre parole, da tempo mi stavo interrogando su quanto potesse realmente essere utile nel percorso di crescita di un ragazzo, imparare ad utilizzare le matite o gli acquerelli come un vero artista e quanto invece potesse essere utile insegnare ad essere creativi.

Tecnica e creativitร 

Banalizzando, potrei dire che In ognuna delle classi che ho incontrato in questi ormai 16 anni di insegnamento, la media delle persone che abbiamo intrapreso studi artistici o una carriera artistica, sia decisamente inferiore alla percentuale dei ragazzi che invece abbiano avuto nella vita bisogno di soluzioni creative, di strumenti per ricercare la bellezza o di adeguati strumenti per leggere e interpretare le immagini che ci circondano.

Con questa banalizzazione non vorrei che pensaste che non coltivo le inclinazioni artistiche di chi invece ha talento e necessitร  di imparare le famose โ€œtecnicheโ€: con questo dico soltanto che imparare ad interpretare le immagini, a cercare la bellezza, a utilizzare il disegno e la scrittura per esprimersi e per ritrovarsi, giova a tutti, mentre imparare a colorare con le matite puรฒ essere frustrante per molti e di beneficio per pochi e che probabilmente questi pochi non hanno nemmeno, passatemi la locuzione, โ€œbisogno di meโ€.

Capita che genitori e ragazzi allโ€™inizio mi domandino spiegazioni sul percorso intrapreso perchรฉ capisco sia difficile, soprattutto per chi ha appreso lโ€™arte attraverso percorsi diversi dal mio, capire dove io voglia andare a parare.

Certe volte, ed รจ capitato ancora nel corso dellโ€™ultima settimana, i ragazzi in terza mi prendono in giro e mi dicono che stanno ancora aspettando una lezione di arte normale. Poi perรฒ la realtร  dei fatti li contraddice perchรฉ, ed รจ questo che mi fa dire che sono sulla strada giusta, non cโ€™รจ uno che sia uno dei miei ragazzi che non lavori e che, con un filo di ambizione penso e spero, potrร  trarre se giร  non accade, beneficio dai percorsi di creativitร  che cerco di proporre.

La creativitร  ci appartiene

Io sono fermamente convinta che lโ€™arte e laย creativitร ย  vadano coltivate in ognuno di noi e che lโ€™approccio degli insegnanti a questa materia debba e possa favorire una didattica realmente inclusiva. E quando dico ciรฒ non intendo parlare di allargare a tutti gli obiettivi minimi quanto piuttosto di mettere tutti nella condizione di potersi esprimere al meglio delle proprie capacitร .

Se ci pensiamo bene, e io stessa me lo me lo ripeto spesso, la parola โ€œeducareโ€ contiene giร  il senso di tutto quello che come insegnante devo fare, ossia lavorare per trarre dai miei allievi ciรฒ che di piรน autentico e proprio hanno da sviluppare.

Anche le Indicazioni nazionali, che ormai sono vecchie di 8 anni, assegnavano alla scuola il compito di fornire supporti adeguati affinchรฉ ogni persona sviluppi unโ€™identitร  consapevole e aperta.

Il soggetto รจ consapevole di sรฉ nel momento in cui diventa protagonista dei propri processi di apprendimento. Credo che sia proprio questo il nodo della questione e credo che gli insegnanti di Arte e Immagine debbano assumersene lโ€™onere e lโ€™onore.

Il mio metodo di insegnamento punta tutto sulla creativitร  ed ha come obiettivo il raggiungimento in ognuno dei miei allievi della consapevolezza del saper fare e del poter fare. Sono fermamente convinta che ognuno di noi possa fare e sappia fare poichรฉ la creativitร  ci appartiene in quanto membri del genere umano.

Essere creativi non significa inventare qualcosa di nuovo ma significa piuttosto attingere dalle nostre esperienze ed accontentarci di ciรฒ che abbiamo a disposizione, per rimodellare il mondo. La creativitร  vive della perenne tensione, tipica del genere umano, esistente tra lโ€™opportunitร  di sfruttare conoscenze ed esperienze apprese ed acquisite e la possibilitร  di esplorare soluzioni nuove.

Siamo perennemente alla ricerca di nuove soluzioni poichรฉ ci adattiamo in fretta ed abbiamo bisogno di rinnovarci, di sopprimere la ripetizione.

Detto questo appare chiaro come in un percorso di creativitร  abbia poco senso continuare con la didattica tradizionale in cui tipicamente lโ€™insegnante alla lavagna disegna e gli allievi al banco ricopiano dalla lavagna. Nella didattica col Diario Visivo questo modus operandi รจ ridotto in maniera strettamente funzionale al fornire agli allievi alcuni strumenti di conoscenza del mondo.

Mi spiego meglio:ย  per capire ed interpretare le immagini รจ ad esempio necessario conoscere le regole che governano il disegno in prospettiva. Per spiegare la prospettiva perรฒ non รจ necessario pretendere dai propri allievi che tutti impostino il disegno allo stesso modo ed รจ auspicabile invece che il processo di apprendimento della prospettiva passi attraverso lโ€™interpretazione del modello e la realizzazione di qualcosa di autenticamente proprio.ย 

Bending, breaking, blending

Diario Visivo si muove sempre in questa direzione e parte dal presupposto che lโ€™esercizio della creativitร  sia un esercizio di rimodellazione della realtร . Brandt e Eagleman indicano tre strade per lโ€™esercizio della creativitร  corrispondenti ai tre processi che svolge il nostro cervello se lasciato libero: il bending, il breaking ed il bending.

Un tipico esempio di bending sono le 50 versioni che Monet fece della cattedrale di Rouen. Esemplificando, offriamo ai nostri studenti la possibilitร  di coltivare il bending ogni qualvolta gli proponiamo di interpretare a piacere un modello assegnato.

Un tipico esempio di breaking รจ la pittura cubista. Esemplificando, offriamo ai nostri studenti la possibilitร  di coltivare il Breaking ogni qualvolta gli proponiamo un esercizio di cut up.

Tipici esempi di blending sono il Minotauro e la Chimera. Esemplificando, offriamo ai nostri studenti la possibilitร  di coltivare il blending ogni qualvolta gli proponiamo un esercizio di collage.

Bending, breaking e blending sono i pilastri della creativitร , del Diario Visivo e della scuola creativa. La domanda รจ: come guidare i ragazzi e far sรฌ che abbiano voglia di sperimentare questi processi creativi, che crescano con la consapevolezza di poter fare e saper fare?

Io credo che le strade siano tre: educare in maniera nuova alla sperimentazione della bellezza attraverso lโ€™arte, spingere i nostri ragazzi oltre il percorso di minor resistenza e coltivare lโ€™errore.

La bellezza รจ soggettiva (anche se Semir Zeki dice che esiste anche una radice oggettiva) e bisogna educare allโ€™analisi dellโ€™opera dโ€™arte in maniera soggettiva. Lo si puรฒ fareย  mostrando esempi di arte tra le quali scegliere e invitandoli alla riflessione sulle proprie scelte (attraverso gli esercizi diย anamnesi artisticaย del sรฉ e di consapevolezza iconica).

La sperimentazione dei processi creativi puรฒ avvenire anche spingendo i ragazzi oltre i propri limiti, invitandoli a sperimentare nuove tecniche, alla portata di tutti, come il frottage, la stampa, il collage e laย pittura spray.ย In particolare lโ€™ultima di queste tecniche attinge alle immagini spontanee ed รจ in grado di fortificarli e stimolare la loro immaginazione. Lo spray aiuta a superare lโ€™horror vacui della pagina bianca, รจ liberatorio, ci insegna a lasciarci andare, ci insegna che tutto non si puรฒ controllare, ci accompagna lungo un percorso nuovo, non quello di minor resistenza.

La sperimentazione dei processi creativi puรฒ avvenire proteggendoli dalla paura di fallire ed educandoli alla cultura e al valore dellโ€™errore, come esperienza di crescita. Qui credo che entri in gioco in maniera importante lโ€™adulto che io amo definire significante. Lโ€™adulto che ha un significato e che dร  un significato. Qui entra in gioco lโ€™insegnante che insegna ciรฒ che ha sperimentato, che รจ partecipe ma non โ€œmodello idealeโ€, che scende in campo e mostra il suo Diario Visivo.

Eโ€™ impossibile coinvolgerli escludendoci dal processo, รจ necessario che vedano quello che facciamo, che capiscano che ci crediamo e che quella che proponiamo non รจ unโ€™UdA sulla carta ma un percorso condiviso di crescita e cambiamento.

Bibliografia minima

Cathy Malchiodi, Arteterapia, Ed. Giunti
Edward de Bono, Creativitร  e pensiero laterale, Biblioteca Universale Rizzoli
Brandt, Eagleman, La specie creativa, Codice Edizioni
Semir Zeki, La visione dallโ€™interno, Bollati Boringhieri Editore
Rudolf Arnheim, Arte e percezione visiva, Feltrinelli Editore


Video dellโ€™intervento a Sfide โ€“ La scuola di tutti

Parole chiave

accettazione di sรจ โ—พ acquerelli โ—พ adolescenti โ—พ adulto significante โ—พ allievi. educazione all'immagine โ—พ alunni โ—พ amore โ—พ arte โ—พ arte come terapia โ—พ arte e immagine โ—พ cambiamento โ—พ collage โ—พ crescita โ—พ culture dell'errore โ—พ diario visivo โ—พ disegno โ—พ errore โ—พ pittura โ—พ scuola โ—พ spray โ—พ spray painting

Articoli correlati

Diario Visivo, il metodo

Diario Visivo, il metodo

Diario Visivo nasce dal mio percorso come insegnante di Arte e Immagine e come formatrice in corsi per adulti. La...

Diario Visivo, la questione linguistica

Diario Visivo, la questione linguistica

Diario Visivo non รจ il taccuino dello scrittore e nemmeno lo sketchbook dellโ€™artista. Diario Visivo รจ un โ€œmetodoโ€ per...

Diario Visivoยฎ 2023ยฉ Vietata la copia

Pin It on Pinterest

Shares
Share This