Il laboratorio di Diario Visivo di oggi è pensato per mettere in moto la memoria eidetica ossia la nostra capacità di visualizzare ricordi come se fossero fotografie, associando a tali ricordi non solo la vista ma anche memorie dipendenti dagli altri sensi.
Una funzione particolare della memoria eidetica è l’attitudine a riconoscere ed elaborare parole a noi note come oggetti visivi unici, senza considerare la loro composizione in lettere.
Lo stimolo e l’esercizio della memoria eidetica può aiutare nella lettura le persone che hanno difficoltà ad imparare le parole attraverso la loro specificazione fonetica.
Il laboratorio di oggi parte dalla lettura di un albo illustrato che assegna alle parole intese come immagini una grande rilevanza: La bambina dei libri di Oliver Jeffers e Sam Winston, Lapis Edizioni.
Il laboratorio punta a sperimentare come nell’ambito di un lavoro di collage con strisce di carta scelte “apparentemente” a caso, la nostra memoria eidetica guidi la selezione di determinate parole piuttosto che altre, ricollocando l’elaborato nell’alveo dei contenuti appena letti nell’albo illustrato, nonchè delle emozioni che ci hanno accompagnato durante l’esperienza.
Il lavoro e il video si collocano nell’ambito delle esperienze di Didattica a Distanza che propongo alle mie classi: esso non esaurisce né in termini di contenuto né di metodologia l’approccio al Diario Visivo, né può in alcun modo sostituire i contenuti del corso in presenza.
Il metodo Diario Visivo propone laboratori che si avvalgono anche delle esperienze che ho maturato nei Corsi di Linee di WRW di Sabina Minuto e di Caviardage di Tina Festa. Colgo l’occasione per ringraziarle.
Buona visione!
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