“Il momento è adesso” ma il problema è che, al giorno d’oggi, “adesso” è il nuovo lusso.
Il tempo è il nuovo lusso. O almeno questa è la sensazione che proviamo spesso. Cosa è successo ai bambini che eravamo, che passavano ore o ore, interi pomeriggi strappando fiori e inventando storie di avventura o d’amore? Cosa è successo alle lunghe vacanze, alla noia, alle settimane oziose trascorse senza fare nulla, in giro con gli amici, senza preoccuparci del tempo che passava?
Al giorno d’oggi, il tempo di tutti è così prezioso che ci preoccupiamo di pianificare ogni secondo, per noi, per i nostri figli a casa e per i nostri colleghi al lavoro. Pensiamo di poter fare di più se pianifichiamo bene il nostro tempo: ci interessa essere efficienti e trasferire nella nostra vita e in quella familiare i modelli aziendali. Pianificando bene il tempo, possiamo essere buoni genitori, buoni impiegati, buoni amici e buoni partner.
La mia esperienza personale
Personalmente, nella mia vita lavorativa, programmando alla perfezione la scansione annuale delle mie lezioni, riuscivo ad essere una buona insegnante. O almeno credevo di esserlo: esaurivo gli argomenti del programma, svolgevo un numero adeguato di interrogazioni e prove scritte, le mie classi erano perfettamente preparate, in linea con le prescrizioni ministeriali, tutto filava liscio. Apparentemente. Ma era questo che volevo? Era questa la cosa migliore per i miei allievi?
A me, come a voi, hanno fatto credere che facendo di più, avremmo vissuto meglio.
Ma è davvero così?
C’è abbastanza tempo per godersi davvero tutte le cose che stiamo facendo? Hanno i nostri ragazzi il tempo necessario per annoiarsi? per cercarsi? per trovarsi? e più semplicemente, hanno il tempo per maturare le nozioni che gli stiamo trasferendo? per trasformare le conoscenze in competenze per la vita?Questa è la vera domanda da porsi.
La vita “così com’è”
Con tutto questo tempo pianificato, con tutte le nostre liste di cose da fare, con tutti questi programmi e piani, non esiste più il tempo per la vita “così com’è”. Nulla è lasciato al caso, manca l’occasione per coincidenze, sorprese, incontri spontanei e ozio. Eppure da bambini la vita era questa: coincidenze, sorprese, incontri spontanei, ozio. Tutti sanno che queste cose sono essenziali: è in momenti come questi, quando abbiamo un po ‘di tempo libero, quando non succede nulla, quando non abbiamo pianificato niente, che si aprono piccole porte in grado di rivelare nuovi pensieri e farci stare meglio.

Diario Visivo, creatività, consapevolezza
Quale passaggio lega il benessere al pensiero? L’esercizio della consapevolezza.
Il metodo Diario Visivo si muove in questa direzione: vuole essere una piccola porta verso la consapevolezza.
Il metodo Diario Visivo utilizza la pratica della creatività per raggiungere la consapevolezza. Abbiamo bisogno di più calma, più spazio per l’espressione, più consapevolezza.
Abbiamo bisogno di più tempo. Tempo per l’attenzione a noi stessi e al prossimo, tempo per creare, tempo per imparare, tempo per riflettere, tempo per lasciarsi andare e tempo per essere gentili.
Il momento è adesso
Iniziamo da qui. Il momento è adesso. Non domani. Non più tardi.
Prendiamo il Diario Visivo, scegliamo uno sfondo, o in alternativa prendiamo un foglio, e proviamo a scrivere:
- l’ultima coincidenza che ci ha “salvato”
- l’ultima sorpresa che ci ha allietato
- l’ultimo incontro casuale che ci ha emozionato
Se troviamo più di una coincidenza, ricordiamo più di una sorpresa e più di un incontro, annotiamoli!
Ed ora proviamo a pensare se non valga la pena di pianificare meno e concedersi più tempo per “la vita così com’é”!


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